Dance Theatre
Choreography : Vittorio Colella
Dancers : Sara Muccioli, Vittorio Colella, Melissa Cosseta
Piano : Delilah Gutman
Viola : Angelo Ciccilini
Video e light designer: Emanuele Cervellini
Costumes : Wart Creazioni di Emanuele Serrecchia
Artistic Direction: Sara Muccioli
Original music by Delilah Gutman for Voice, Piano, Viola and Electronics
Production by Titanz Compagnia di Danza – Camerata del Titano
Premiere in San Marino
Co-produzione Artemis Compagnia di Danza
14/04/2011, Teatro Titano – Città San Marino – Repubblica di San Marino
San Marino Teatro
Angelo Cicillini, viola – Delilah Gutman, pianoforte
Titanz
Coreography by Vittorio Colella
Premiere in Italy
07/07/2011, Vignale – Italia
Vignale Danza Festival Internazionale 2011
Live recording by Angelo Cicillini, viola – Delilah Gutman, pianoforte
Titanz
Coreography by Vittorio Colella
English
Acqua – Madre, Mare, Memoria (Water – Mother, Sea, Memory) originates from a convergence of ideas and collaboration among artists from different disciplines: a choreographer-dancer, a composer and pianist, two dancers and a video artist.
The theme of the piece, develops around the Water element – in its sacred and spiritual dimension as in many myths and cultures – and evokes the ways different peoples enhanced its symbolism and called for its presence in their religious, philosophical, and artistic expressions.
Water is a metaphor of the existence, it gives life and nourishes it at the same time. In this piece, Water is narrated in three pictures (parts):
– The Mother, the bearer of life, where the generating principle finds warmth and nourishment in her maternal womb that resounds of the “liquor amnii”, the “waters”.
– The Sea, the unifying matter which includes the opposites: the stagnation and the flowing, the matter and the incorporeal. It represents, also, the incommensurable expanse of sea where man, as in a “space/time continuum”, loses and finds himself whenever he explores its depths. Here, the resonator is movement.
– The water is Memory. Reminiscences and comprehension, material for knowledge, may modify water own structure, according to the presence of energies, the events and the encounters to which man and nature relate.
The music composition for “Acqua” originates from this metaphor and passes through an imaginative dimension: the vision gives shape to the musical language and its sounds. Through an instrumental and electronic research of the timbre, an unlimited reading of resounding archetypes is proposed to the audience, stirring an upsurge of ancient reminiscences, deep rooted in ourselves, of our experiences and emotions, held in the highest regard by Memory. Thus the theme of the “encounter”: we find what we are not looking for, while in search of something else.
Italiano
Acqua è frutto di un “incontro”, e nasce dalla collaborazione tra un coreografo-danzatore, una compositrice-pianista-cantante, due danzatori ed un video-artista.
Il tema si sviluppa intorno all’elemento Acqua per evocare i “modi” ed i “significati” con cui miti e culture di ogni epoca, nelle rispettive dimensioni sacre e spirituali, lo hanno valorizzato e ne hanno giustificato la presenza, come immagine di vita, nelle manifestazioni simboliche di carattere religioso, filosofico e artistico.
L’acqua, come metafora dell’esistenza ed elemento che partecipa al principio creativo e al suo evolversi, assurge a simbolo di purificazione, di spiritualità e di rinascita, ed è raccontata, in questo spettacolo, attraverso tre quadri: Madre, Mare e Memoria.
Nel primo, è la Madre per eccellenza, la genitrice che accoglie e sostiene la vita nel ventre materno attraverso il calore e la risonanza del suo “liquor amnii”, delle “acque”.
Nel secondo quadro, l’acqua è Mare, l’elemento materico che unifica in sé gli opposti: la stagnazione e il fluire, la materia e l’incorporeo… una distesa di mare in movimento, un “continuum”, in cui l’uomo si perde e si ritrova quando ne sonda le profondità. La risonanza è qui movimento.
Nel terzo, l’acqua è Memoria. Ricordo e comprensione sono materia di conoscenza, e modificano la loro stessa struttura a seconda delle energie, degli eventi e degli incontri con cui l’uomo e la natura si trovano in relazione.
Il percorso compositivo parte dalla metafora e si compie in una dimensione immaginativa. La visione dà forma al linguaggio musicale e sonoro che, attraverso un’indagine sia strumentale che elettronica del timbro, propone all’ascoltatore una lettura infinita degli archetipi sonori, “risvegliando” la memoria della loro funzione nella coscienza individuale e collettiva. E’ il tema dell’incontro, inteso come l’atto di trovare ciò che non si cerca, e che conduce alla memoria di emozioni ed esperienze–conoscenze che già ci appartengono.